Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Trasfusione di emoderivati – Benefici ex Lege 210/92
29/12/2009
La Regione Marche proponeva appello avverso la sentenza in primo grado con la quale veniva accordato alla Sig.ra X che aveva contratto epatite HBV a seguito di trasfusioni subite nell’ospedale civile di Z durante un ricovero risalente al 1978, il diritto alle provvidenze ex lege 210/92.
L’appello vedeva in qualità di appellati anche il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e la Commissione Medica Ospedaliera di Z.
L’appellante affermava l’inesistenza o nullità della sentenza di primo grado per omesso esame della posizione della Commissione medica ospedaliera, per errata considerazione della contumacia del Ministero, in realtà costituito in giudizio nonché, infine, per difetto di legittimazione della Zona Territoriale, ritenuta soggetto estraneo al giudizio.
Si ribadiva la carenza di legittimazione passiva della Regione Marche in quanto ex. art. 123 D.lgs n. 112 del 1998 le funzioni in materia dei ricorsi proposti per la corresponsione degli indennizzi...
Atto di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione-notifica-necessità
28/12/2009
L’art. 31, comma 4, dell’art. 31 del D.P.R. 6 giungo 2001, n. 380 dispone che “l’accertamento dell’inottemperanza alla ingiunzione a demolire, nel termine di cui al comma 3, previa notifica all’interessato, costituisce titolo per l’ammissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, che deve essere eseguita gratuitamente”.
Eccepiva il ricorrente che alla eseguita notifica della sola ordinanza di demolizione, non era eseguita notifica del successivo verbale di sopralluogo con il quale è stata accertata l’inottemperanza alla predetta ordinanza non permettendo così al ricorrente di verificare la legittimità dell’azione amministrativa.
Il collegio ha ritenuto che “la mancata notifica dell’atto di accertamento della inottemperanza all’ordine di demolizione, pur non determinando l’illegittimità di tale atto, produce l’impossibilità di adottare la successiva ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale, e l’impossibilità di disporre...
pagamento integrativo oneri concessione edilizia
22/12/2009
La Società x impugna l’atto di accertamento con il quale la Società Z, in qualità di concessionaria del Comune di A, chiede il pagamento integrativo dei contributi di cui all’art. 3 della legge n. 10/1977 relativi alla concessione edilizia n. __________ rilasciata il ____________ per la realizzazione di un fabbricato per attività terziarie.
Il pagamento integrativo riguarda:
- un maggiore costo di costruzione accertato per € ____________.
- Maggiori oneri di urbanizzazione secondaria, accertati e dovuti al rilascio della concessione edilizia per € ______________.
- Con il primo motivo si deduce violazione dell’art. 16 del DPR n. 380/2001, dell’art. 28 della legge n. 1150/1942, degli artt. 3 e 5 della Legge n. 10/1977, dell’art. 11 dei regolamenti regionali n. 6/1977, e 9/1979, della convenzione tra le parti sottoscritta in data 20.6.2006 nonché eccesso di potere per difetto di motivazione e di istruttoria.
In particolare la ricorrente osserva che la rideterminazione...
18/12/2009
18.12.2009
La sig.ra X titolare di un’azienda agricola e pensionata assumendo di trarre i mezzi di sussistenza direttamente dall’autoconsumo dei prodotti agricoli coltivati nel fondo di sua proprietà proponeva ricorso avanti al TAR Marche avverso la delibera di approvazione del PRG comunale, contestando la nuova destinazione tecnico-distributiva di espansione, assoggettata a piano attuativo di iniziativa privata, imposta al proprio terreno, prima classificato quale Zona Agricola.
Una prima istanza cautelare veniva rigettata sulla scorta dell’assenza dei presupposti di cui all’art. 21 L. 1034/1971.
Con atto notificato il 2.12.2009, la ricorrente riproponeva ulteriore istanza di sospensione cautelare sulla circostanza che la stessa, non era in grado di versare all’amministrazione comunale la somma dovuta per l’I.C.I., ricalcolata in base alla nuova destinazione urbanistica.
Si costituiva il Comune eccependo la inammissibilità e infondatezza della tesi.
Il Collegio ha...
appalto di opere pubbliche e atp
16/12/2009
Il Comune di x appalta alla soc. y l’esecuzione di opere edili.
Successivamente il Comune si avvale della facoltà di rescindere il contratto e richiede la restituzione del cantiere.
La soc. y rifiuta la restituzione e promuove accertamento tecnico preventivo cui resiste il Comune di x.
Il Giudice ha ritenuto inammissibile il ricorso.
Questa la motivazione:
“Ritenuto che le quantità e l’importo dei lavori eseguiti possono essere determinati, nel contraddittorio delle parti, in sede di riconsegna dei lavori;
rilevato altresì che le riserve dell’impresa concernono sostanzialmente questioni giuridiche (imputabilità o meno al comune appaltante delle sospensioni nei lavori);
ritenuto pertanto che il richiesto ATP da un alto si sovrapporrebbe al procedimento previsto dalla legge e dall’altro risulterebbe sostanzialmente inutile.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile l’ATP “.
Integrazione del contradittorio - termine per comparire
13/12/2009
Il Giudice sull’eccezione di estinzione del giudizio per mancata integrazione del contradditorio nel termine perentorio concesso ha rilevato che:
“ - sul punto la Giurisprudenza (Cass. Civ. Sez. I, 20/02/2002 n. 2431, Cass. Civ. Sez. 2, 13/02/1999 n. 1206) ha stabilito il principio secondo il quale la parte, che, in ottemperanza all’ordine del giudice di integrare il contradditorio con il litisconsorte necessario, cita il terzo, deve, a pena di estinzione del giudizio, rispettare il termine previsto dall’art. 163 bis c.p.c., senza che rilevino, in senso impeditivo della sussistenza di quest’onere, né la mancata indicazione nell’ordinanza del termine per la notificazione, né la circostanza che la data dell’udienza di comparizione sia fissata a data più breve del termine dilatorio per comparire, sempre che detto termine non sia inferiore ad un mese o superiore a sei mesi rispetto alla data del provvedimento di integrazione giusta il disposto dell’art. 307 comma terzo,...