Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Lottizzazione convenzionata – Istanza di variante
10/11/2008
In fatto, la ricorrente comproprietaria di terreni edificabili in X, costituenti un unico comparto, unitamente agli altri comproprietari presentava un piano attuattivo d’iniziativa privata, adottato dal Consiglio Comunale di X con delibera 81/2004.
Tale P.A. prevedeva l’edificazione del comparto per mc. 16.3000, in conformità con le previsioni del P.R.G. vigente al momento dell’adozione.
Il giorno successivo all’adozione del P.A., il Consiglio Comunale adottava una variante di PRG che per il comparto in questione prevedeva una cubatura edificabile più ridotta.
Stante le “misure di salvaguardia”, il P.A. adottato con delibera n. 81/2004 non poteva più avere corso, si che i proprietari proponevano al Comune una nuova versione del P.A. con la cubatura ridotta in conformità alle disposizioni del PRG adottato, significando al Comune che la riformulazione del piano attuativo non voleva costituire acquiescenza e che si riservavano ogni azione opportuna per recuperare la volumetria...
Contratto di locazione - Fideiussione
06/11/2008
L’impresa X conveniva, davanti al tribunale di Pesaro, la società Y e i Sig.ri A e B chiedendone la condanna, in via solidale, al pagamento di somma dovuta per canoni non corrisposti dalla soc. Y quale conduttrice di un immobile a destinazione non abitativa, chiarendo che tale obbligazione era stata garantita dai Sig.ri A e B quali fideiussori.
Si costituiva il solo B chiedendo il rigetto della domanda proposta nei suoi confronti.
Il tribunale condannava i convenuti in solido al pagamento all’attrice, della somma richiesta.
La sentenza era impugnata da B che ne chiedeva la riforma.
Si costituiva la società appellata chiedendone la conferma.
Con sentenza del 9/9/2006, la Corte d’Appello di Ancona rigettava la proposta impugnazione.
Il Sig. B ha proposto ricorso per Cassazione cui ha resistito con controricorso l’impresa Y.
La Corte ha rigettato il ricorso con la seguente motivazione che, per stralci, si riproduce, tenuto presente che il processo in Cassazione si è svolto...
Rideterminazione oneri di urbanizzazione
23/10/2008
Nel termine prescrizionale ordinario, la Concessionaria per la riscossione del Comune di _________, rideterminati i maggiori contributi di concessione edilizia assertivamente dovuti dal costruttore, che già aveva assolto l’obbligo di corrispondere le somme originariamente calcolate e pretese dal Comune stesso, ne ingiungeva il pagamento al costruttore, che ha proposto ricorso, con richiesta di sospensiva del provvedimento.
Il TAR ha accolto la sospensiva , con la seguente motivazione:
“Ritenuto che sussistono i presupposti di cui all’art. 21 della legge n. 1034/1971, in quanto il pregiudizio lamentato è grave, tenuto conto dell’entità della somma da pagare e del ritardo con cui il Comune ha provveduto alla rideterminazione a fronte dell’affidamento ingenerato sull’esattezza di quanto già pagato;
P.Q.M.
Accoglie la suindicata domanda di sospensione, fatta salva la facoltà del Comune di provvedere, medio tempore, ad un riesame delle propria pretesa creditoria,...
Sequestro liberatorio
21/10/2008
Il collegio in sede di reclamo affronta la problematica non frequente contemplata dall’art. 687 c.p.c. con motivazione che si distacca da quella, sempre reiettiva, del primo Giudice.
Queste le parti salienti della motivazione:
“nell’ambito del giudizio di opposizione al precetto, intimato da X per l’importo di euro sulla base di due assegni bancari, X ha chiesto disporsi, per il corrispondente importo, il sequestro liberatorio delle somme dalla stessa depositate in sede di conversione del pignoramento nel procedimento di esecuzione immobiliare pendente a suo carico presso il Tribunale di Viterbo.
Con la ordinanza indicata in oggetto il G.I. ha respinto la richiesta.
Il reclamo è infondato.
E’ ben vero che nella previsione dell’art. 687 c.p.c. rientra non solo la fattispecie del sequestro liberatorio attinente ad una controversia sulla esattezza della prestazione, ma anche quella del sequestro liberatorio collegato ad una controversia sulla esistenza dell’obbligo, nella...
Ammisibilità richieste istruttorie
21/10/2008
La Corte ripropone sinteticamente questioni ricorrenti in sede inibitoria e di riproposizione in sede di appello di domande istruttorie.
Queste le parti più salienti dell’ordinanza.
”Ritenuto quanto alla richiesta inibitoria che i gravi motivi di cui all’art. 283 c.p.c. constano tanto nel c.d. fumus boni iuris o probabile fondatezza dell’appello, quanto nel periculum in mora, ovvero nel pregiudizio serio e notevole che la parte soccombente riceverebbe medio tempore dall’esecuzione provvisoria dell’impugnata sentenza a cagione del ritardo con cui intervenga la sua eventuale riforma, come questa inidonea a ripristinare totalmente le situazioni giuridiche già compromesse dagli effetti pratici dell’esecuzione;
ritenuto che entrambi i requisiti debbano congiuntamente concorrere, sia perché l’uno costituisce il presupposto logico-giuridico dell’altro, sia perché la provvisoria esecutorietà della sentenza di primo grado è la regola e la sua sospensione ne rappresenta...
Sospensione esecuzione immobiliare
18/10/2008
Pronunziata su istanza di X proprietario sentenza di risoluzione di contratto di comodato con obbligo di restituzione dell’immobile a carico di Y, contumace nel giudizio di merito, quest’ultimo propone, oltre che appello alla sentenza, opposizione agli atti esecutivi avanti il Tribunale di Pesaro ex art. 615 – 617 c.p.c., chiedendo l’ammissione con decreto di immediata sospensione dell’esecuzione, nel merito statuire la inesistenza di titolo esecutivo.
Con decreto inaudita altera parte il Giudice ha sospeso l’efficacia del titolo con la seguente motivazione:
“Letto il ricorso che precede considerato che la condanna al rilascio dipende dal capo concernente la risoluzione (che diviene efficace con il giudicato), sicchè allo stato, non appare immediatamente efficace essa stessa; ritenuto il grave pregiudizio stante la destinazione dell’immobile e vista l’urgenza di provvedere inaudita altera parte salvo successiva ordinanza di revoca o conferma.
P.Q.M.
Sospende l’efficacia...