Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Avviso di demolizione - Omessa notificazione
30/09/2009
Veniva contestata al ricorrente x la difformità di esecuzione dell’ampliamento dell’abitazione come oggetto di istanza ex art. 39 L. n. 724 /1994, rispetto a quello effettivamente realizzato ed accertato dalla P.A. Conseguentemente ordinato il ripristino dello stato dei luoghi e la demolizione di tutte le opere realizzate in difformità e/o assenza di concessione e in difformità dalla richiesta di concessione in sanatoria.
L’evidente difformità di quanto esistente rispetto a quanto dichiarato in sede di istanza di concessione in sanatoria comportava infatti secondo il Comune di z l’impossibilità di invocare – per dedurre l’illegittimità dell’ordine di ripristino dello stato dei luoghi e di demolizione delle opere realizzate in difformità – l’art. 26 della L. 28 febbraio 1985, n. 47 (all’epoca vigente), relativo alla realizzazione di opere interne, poichè tale norma postulava che le opere stesse non fossero in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati...
Art 2112 cod. civ. Cessione di ramo d’azienda – cessione dei contratti di lavoro
17/09/2009
La società X cede alla società Y un ramo d’azienda costituita da agenzia di assicurazioni.
Il contratto realizzava il trasferimento in capo al cessionario degli elementi patrimoniali con i quali il cedente esercitava l’attività: locali, attrezzature, utenze, debiti e crediti, rapporti con i dipendenti. Non costituiva oggetto di cessione il rapporto di agenzia che la società X intratteneva con la assicurazione e neppure il cd. Portafoglio clienti.
La cessione del portafoglio clienti e il nuovo rapporto di agenzia, tra Y e l’assicurazione avveniva con comunicazione 14.12.06 con decorrenza dal 21.12.06, dopo la retrocessione del portafoglio concordata con la Società X
Caio, già dipendente della società X e poi, in seguito alla cessione, dipendente della società Y depositava ricorso al giudice del lavoro chiedendo l’accertamento della nullità o comunque dell’inefficacia nei suoi confronti del contratto di cessione del ramo d’azienda intervenuto tra le due società;...
CONCORSO – TITOLO DI STUDIO – ESCLUSIONE – ILLEGITTIMITA’
24/06/2009
…” Con delibera la Regione Marche bandiva un avviso pubblico per la formazione di una graduatoria di catalogatori di beni culturali e ambientali.
All’art. 2 del Bando si richiedeva, per la categoria catalogatori beni storico – aldovi, uno dei seguenti titoli di studio: laurea in lettere o in materie letterarie o in DAMS, o in storia e conservazione dei beni culturali con indirizzo storico – aldovo.
La ricorrente, in possesso di laurea in lingue e letterature straniere moderne, è risultata idonea alla prova tecnico – pratica, ma successivamente non risultava presente nella graduatoria degli idonei.
Detta delibera non menziona la ricorrente, che solo con lettera citata in oggetto, del 30 aprile 2002, prot. 911, anch’essa gravata con il presente ricorso, veniva resa edotta della propria esclusione per estraneità del suo diploma di laurea da quelli richiesti per l’ammissione dall’art. 2 del bando.
Il ricorso fonda l’illegittimità del provvedimento impugnato su...
Art. 366 bis c.p.c. (Disciplina Previgente)
15/06/2009
L’Agenzia Autonoma per la Gestione dell’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali proponeva ricorso per Cassazione avverso la decisione della Corte d’appello di Ancona con la quale si confermava la sentenza Tribunale di Pesaro, con cui era stata accolta la domanda di annullamento dei provvedimenti di cancellazione della dott.ssa X dall’albo.
La Cassazione a Sezioni Unite rigettava il ricorso ritenendolo inammissibile per inidoneità dei quesiti formulati ex art. 366 bis c.p.c. (norma ora abrogata). Questi i motivi salienti della decisione:
“…Con il primo motivo si denunzia violazione delle norme sul riparto di giurisdizione e difetto di motivazione. Con il quesito si chiede se (…) “…può ritenersi esauriente la motivazione addotta, sul punto, dal giudice d’appello di Ancona che si fondi esclusivamente su un filone giurisprudenziale, smentito, tra l’altro, dal diverso orientamento giurisprudenziale…”
“…Con il secondo motivo si denunzia violazione delle...
Ricorso cautelare - mancata notifica - conseguenze
15/05/2009
Nel procedimento in corso di causa ex art. 696 c.p.c. promosso da soc. X contro soc. Y il giudice ha emesso la seguente ordinanza:
“sciogliendo la riserva assunta in data 13.5.2009;
ritenuto che, in caso di omessa notifica del ricorso cautelare entro il termine a ciò concesso dal giudice, non può essere disposta la proroga o la concessione di nuovo termine, in quanto l’eventuale proroga – ai sensi dell’art. 154 c.p.c. – va chiesta prima della scadenza del termine (per alcuni precedenti si leggano: Tribunale Belluno 22.10.2002; Tribunale Napoli 4.4.1994);
rilevato che, nel caso di specie, il ricorrente non ha notificato il ricorso, né ha ottenuto la proroga del termine prima della scadenza”…..;
…. “va revocata l’ordinanza con cui, all’udienza del 20.4.2009, è stato concesso nuovo termine per la notifica e dichiarata la nullità del ricorso”………
SEQUESTRO LIBERATORIO
06/05/2009
La società X proponeva ricorso per sequestro liberatorio ex art. 689 c.p.c., su somme ingiunte da Y.
Con ordinanza 16.3.2009 veniva dichiarato il ricorso inammissibile dal G. D. del Tribunale di Pesaro, sezione distaccata Fano.
La Società X ha proposto reclamo al collegio avverso tale ordinanza condividendo il principio di diritto in essa contenuta ma contestandone l’applicabilità nel caso di specie, in quanto il proprio ricorso per sequestro era antecedente di un giorno rispetto al deposito e comunque all’emanazione dei decreti ingiuntivi, richiesti da Y e, in ogni caso, la provvisoria esecutività era stata nel frattempo sospesa dal giudice.
Il Tribunale ha confermato la decisione precedente dichiarando l’inammissibilità del reclamo, precisando:
“Anche non volendo considerare l’esistenza di un essenziale ostacolo alla concessione della cautela costituito dalla mancanza di qualsiasi offerta o messa a disposizione del denaro in favore dei creditori ad opera della società...