Tutte le sentenze

La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse. In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.

Trib. Urbino – sez. lavoro - Sentenza 73/2010 - Est. Marrone

Indennità sostitutiva di preavviso - Cessione di azienda

06/04/2010 I ricorrenti, impiegati della società x, transitati direttamente e senza soluzione di continuità alle dipendenze di altra società del gruppo cui era stata trasferita l’azienda, adivano l’intestato Tribunale per veder loro riconosciuto l’accertamento del mancato rispetto del termine di preavviso di licenziamento da parte del datore di lavoro e la sua condanna al pagamento degli importi indicati, per ciascuno, oltre agli accessori di legge e vittoria di spese del giudizio. Sostenevano i ricorrenti che comunicato il licenziamento con missiva 23.4.2007 e avvenuto l’accordo tra le parti sindacali e il datore di lavoro in data 6.4.2007 che nulla aveva previsto in deroga alle disposizioni normative a loro tutela, gli stessi avevano diritto ad indennità sostitutiva di preavviso. Si costituiva la resistente deducendo di nulla dovere vero che: - i ricorrenti erano stati assunti nuovamente da altra società del gruppo cui era stata trasferita l’azienda a seguito di accordo raggiunto...

Cassazione Penale - Sez.III - Sent. n. 31412/2009 Pres. De Maio Rel. Amoresano

Ordinanza G.E. di rimessione in pristino- Accertamento di Compatibilità Ambientale - Effetti

18/03/2010 “1) Con ordinanza in data 24.2.2009 il G.E. del Tribunale di Pesaro ordinava la rimessione in pristino del fabbricato così come stabilito dalla sentenza n. 96 emessa in data 30.1.1998 dal Pretore di Pesaro, irrevocabile il 23.3.1998. Assumeva il G.E. che, pur essendo stato rilasciato accertamento di compatibilità paesaggistica (facendo così venir meno la sussistenza del reato ambientale), l’istanza di condono non era stata ancora definita e peraltro trattandosi di opere realizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico, non potevano essere sanate (neanche alla luce della L.R. Marche n. 11 del 27.5.2008 che prevede la non sanabilità nella ipotesi di inedificabilità assoluta dell’area). 2) Propone ricorso per cassazione “il Sig. X (proprietario dell’immobile)”… …. “Dopo una premessa in fatto, denuncia con il primo motivo la violazione di legge in relazione all’art. 1 comma 37 L. 308/2004, nonché la mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della...

CORTE DI APPELLO DI ANCONA – SENTENZA 420/10 PRES. EST. DE ROBERTIS

CAPO DI IMPUTAZIONE – PRINCIPIO DI CORRELAZIONE CON LA CONDANNA – VIOLAZIONE - NULLITA’ DEL GIUDIZIO

16/03/2010 La vicenda prende le mosse da un esposto denuncia dei liquidatori della X s.c.a.r.l. nominati a seguito della sottoposizione di tale cooperativa a procedura di liquidazione coatta amministrativa avendone il Tribunale di Pesaro dichiarato lo stato di insolvenza (nell’anno 1997). Con tale atto di deduceva sotto vari profili la cattiva gestione dimostrata dagli amministratori. Il Tribunale Penale di Pesaro, a seguito dibattimento, per quel che rileva ai fini della presente decisione, affermava la penale responsabilità degli appellanti Consiglieri di Amministrazione in ordine al reato di cui all’ art 223 c II n. 1 L. F. Contro tale sentenza proponevano appello gli imputati condannati. La Corte ha accolto l’appello degli imputati dichiarando la nullità della sentenza di primo grado. “Osserva la Corte che deve trovare accoglimento”… “l’appello proposto da alcuni degli imputati in relazione alla eccepita nullità della sentenza di primo grado ai sensi dell’art....

ORD. COLL. CORTE DI APPELLO DI ANCONA PRES. FORMICONI – EST. ERCOLI

RICORSO PER CASSAZIONE – INIBITORIA – PRESUPPOSTI – IMPOSIZIONE DI FIDEUSSIONE – RAGIONI

15/03/2010 “ Rilevato che la richiesta di sospensione della sentenza pronunciata in grado di appello, in pendenza del ricorso per Cassazione, può essere disposta, a norma dell’art. 373 c.p.c., qualora dall’esecuzione possa derivare grave ed irreparabile danno, all’esito di una valutazione che deve riguardare, sotto il profilo soggettivo, la sussistenza di una eccezionale sproporzione tra il vantaggio che può ricavare il creditore dall’esecuzione della decisione e il pregiudizio che ne deriva all’altra parte, tale da apparire superiore a quello che di norma consegue all’esecuzione forzata, e sotto quello oggettivo, la distruzione o la perdita delle qualità essenziali del bene sottoposto ad esecuzione forzata, ovvero in una situazione di pregiudizio irreversibile ed insuscettibile di restitutio in integrum nel caso che la sentenza venga poi cassata; che il potere riconosciuto al giudice di appello con riferimento alla sospensione della esecutività della sentenza impugnata con ricorso...

Tribunale di Pesaro – Reclamo - Pres. Est. Perfetti

Fideiussione – oneri di urbanizzazione - solidarietà

12/03/2010 Il reclamo è stato proposto dalla Soc. A e i suoi soci illimitatamente responsabili avverso l’ordinanza pronunciata in data 30 novembre 2009 dal Giudice monocratico con la quale la società ricorrente “assicurazione” fideiussora, di vari soggetti lottizzanti, agendo in via di regresso in quanto escussa dal Comun,e è stata autorizzata a procedere a sequestro conservativo sopra i beni del patrimonio del reclamante sino a concorrenza della somma dovuta complessivamente da tutti i lottizzanti. …“Ogni accordo eventualmente intervenuto nelle more tra il comune ed essi lottizzanti non rileva nella presente procedura cautelare ove non si dimostri che si sia riflesso effettivamente sul procedimento principale, nel quale lo stesso ente pubblico ha escusso le garanzie fideiussorie prestate dall’assicuratore suddetto nei confronti dei vari lottizzanti e nel quale il fideiussore ha svolto domanda di rivalsa – regresso verso i debitori garantiti…” …“ritenuto, nel merito, che...

TAR Marche – Sent. n. 100/2010 – Pres. Passanisi – Est. Capitanio

PPAE-natura- artt.146 e 159 D.lgs 42/2004- regime transitorio- aree boscate L.R. 6/2005 e L.R. 71/1997- conferenza dei servizi ex. art. 13 L.R. 13/1997 -

04/03/2010 Il Comune di X ha impugnato gli atti con cui dapprima la Provincia esprimeva parere favorevole, anche con valenza di autorizzazione paesaggistica, in sede di valutazione di impatto ambientale sul progetto di coltivazione di una cava, e poi la Conferenza di Servizi, convocata dalla stessa Provincia ai sensi della L.R. Marche n. 71/1997, ha valutato positivamente il progetto medesimo. Si sono costituti nei due ricorsi le amministrazioni intimate e la controinteressata. Il TAR, riuniti i ricorsi, li ha respinti. Il Tar Marche ha premesso che il PPAE è un atto generale a valenza pianificatoria, che non deve essere notificato personalmente ad alcun soggetto o ente pubblico e che acquista efficacia con la pubblicazione. Le censure relative alla individuazione del sito non possono che considerarsi tanto premesso tardive e avrebbero dovute essere sollevate nel termine decorrente dalla pubblicazione della deliberazione del Consiglio Provinciale n. 109/2003, che ha approvato a suo tempo...

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