Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
REVISORI DEI CONTI – RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA
06/10/2010
Con atti di citazione distinti, riuniti in sede di udienza di discussione la Procura Regionale esercitava l’azione di responsabilità nei confronti del dipendente X, economo e dirigente del servizio di ragioneria di un Comune, nonché dei revisori dei conti dello stesso Comune, per i periodi di rispettiva durata dell’incarico (sig. F,M,Z). Si contestavano al ragioniere varie irregolarità ed ammanchi nella gestione delle riscossioni, accumulati in più anni di esercizio. Al ragioniere X la Procura richiedeva il pagamento dell’intero, ai singoli revisori la frazione dell’intero relativa ai periodi di esercizio del controllo di pertinenza di ciascuno. La Corte ha sanzionato la responsabilità di tutti i convenuti, riducendo notevolmente gli importi a carico di ciascuno con motivazioni in tema di suddivisione delle responsabilità e solidarietà passiva che si seguito di sintetizzano: …” Quanto alla determinazione...
OPERE ABUSIVE – VINCOLO STORICO, aldovO E AMBIENTALE- ORDINANZA DEMOLIZIONE – LEGGE 28.2.1985 N.47 –PAGAMENTO SANZIONE
27/09/2010
Veniva impugnato il provvedimento del Sindaco di X che confermava una precedente sanzione irrogata con ordinanza sindacale, in applicazione dell’art. 10, comma 1, della L. 28 febbraio 1985, n. 47, ingiungendo il pagamento della somma, pari al doppio dell’aumento del valore venale, conseguente alla realizzazione di opere ritenute abusive, determinato dall’U.T.E..
I ricorrenti confinanti dei sanzionati, eccepivano che nella specie dovesse essere irrogata la sanzione reale, ordinandosi la demolizione delle opere abusive, in luogo della sanzione pecuniaria disposta, ed impugnavano le ridette determinazioni della P:A..
La misura sanzionatoria pecuniaria applicata dal Comune derivava dall’accertamento di alcune difformità, consistenti nell’innalzamento della quota di imposta della copertura di un immobile rispetto all’esistente, in contrasto con le concesse autorizzazioni e con il piano particolareggiato del centro storico del Comune.
Il Giudice ha ritenuto che le opere abusive...
COSTITUZIONE - D.LGS. 20 MARZO 2010, N. 53 - TERMINI
22/07/2010
A seguito di impugnazione del provvedimento di aggiudicazione definitiva, della fornitura ed installazione di pareti interne e mobili, A. S.p.a. alla ditta L. S.r.l. nonché di ogni altro atto presupposto, connesso, collegato e conseguente, la ricorrente N. S.r.l. ha eccepito, tra l’altro, la tardività della costituzione della resistente stazione appaltante nonché della controinteressata L. S.r.l..
Il Collegio sia pure in sede cautelare sul punto ha ritenuto che “….. la costituzione delle parti resistenti non può essere ritenuta inammissibile, ancorché effettuata successivamente alla scadenza del termine di cinque giorni di cui all’art. 8, lettera c), comma 2-duodecies, primo periodo, del D.Lgs. 20 marzo 2010, n. 53…..”, considerando così non perentori i termini previsti dalla novella legislativa.
LICENZIAMENTI COLLETTIVI – PROCEDIMENTO
29/06/2010
Il sig. X ha impugnato il licenziamento intimato all’esito di procedimento di licenziamento collettivo.
… “deduce la violazione dell’art. 4, c 9 della L. 223/1991, nella parte in cui prescrive che, contestualmente al recesso, il datore di lavoro deve inviare alle associazioni di categoria ed alla commissione regionale per l’impiego, l’elenco dei lavoratori collocati in mobilità.
Nella fattispecie “…”.
… “Vi è dunque un ritardo di 8 giorni nella comunicazione dell’elenco”…
…” Il profilo in oggetto è stato esaminato, anche di recente, dalla giurisprudenza di legittimità, che ha interpretato l’inciso “contestualmente” in modo assai rigoroso per il datore di lavoro.
L’ultima pronuncia edita è la Cass. n. 7407 del 26.03.2001.
La Suprema Corte, in un caso in cui la comunicazione era stata inviata dopo 35 giorni dalla comunicazione dei licenziamenti afferma in primo luogo che la violazione della disposizione ridonda in inefficacia del licenziamento...
Sanzione disciplinare e revoca di incarico - ricorso ex art. 700 c.p.c. - rigetto
17/06/2010
X ha chiesto emettersi provvedimento ex art. 700 c.p.c. di sospensione della sanzione disciplinare irrogata dal Comune di Y di cui è dipendente e delle delibere di Giunta ed atti del Sindaco con cui si è provveduto a ridisegnare il servizio, a revocare l’incarico di funzione apicale al ricorrente e ad affidarlo ad altro soggetto.
Il Comune di Y si è costituito nella presente fase cautelare, invocando il rigetto della domanda formulata in via d’urgenza.
Il Giudice adito ha respinto il ricorso.
…”rilevato che la ricorrente, oltre alla formulazione delle già indicate domande cautelari, ha altresì chiarito che nel giudizio di merito provvederà a chiedere l’accertamento della nullità del procedimento disciplinare ed in subordine l’annullamento dei provvedimenti indicati, con ordine di reintegra nelle funzioni dapprima svolte, oltre alla condanna al risarcimento di tutti i danni cagionati con la illegittima procedura” . …
…” Il richiesto provvedimento di urgenza...
Giudizio elettorale – rinuncia – spese di lite
10/06/2010
Tizio ha proposto ricorso avverso le operazioni elettorali svolte nel Comune X.
Si costituivano il candidato della lista vincente sia come sindaco p.t. che in proprio e i consiglieri eletti.
Il TAR, verificati gli atti, disponeva la verificazione da svolgersi da parte della competente Prefettura.
Effettuata la verificazione, Tizio, visti gli esiti della stessa ha depositato un’istanza di rinuncia al ricorso, ritualmente notificata alla controparti, chiedendo altresì che venisse disposta la compensazione delle spese.
Le controparti non hanno aderito alla richiesta di compensazione.
Ciò detto, il Collegio ha in via preliminare affermato la ritualità della rinuncia in quanto non condizionata alla disposizione della compensazione delle spese, da prevedersi in sentenza, né all’adesione delle parti alla richiesta (Tar Lazio Roma, 23.11.2007 n. 11641).
La rinuncia è stata considerata rituale ai sensi dell' art. 46 del Regio Decreto 17.8.1907, n. 642”.
Inoltre, il TAR Ha disposto...