Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
sedi farmaceutiche – modifica P.O.
08/02/2010
Nel Comune X esistono due farmacie in P.O.
Alla farmacia A è assegnata la zona circoscritta al capoluogo, ed essa chiede da anni che tale zona sia estesa anche a parte della più popolosa frazione, ricompresa attualmente interamente nella zona della farmacia B.
Avverso la deliberazione della Giunta Provinciale relativa alla Revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche del Comune X, sono stati proposti due distinti ricorsi, uno da parte di A in quanto la sua zona è stata estesa a parte della frazione, ma con obbligo di non trasferire la sede della farmacia dal capoluogo stesso.
Il farmacista B censura invece la stessa modifica della P.O. che ha esteso alla farmacia A una parte della zona nella frazione.
I due ricorsi sono stati riuniti e decisi con la sentenza de quo. Si è costituita la provincia di Pesaro-Urbino, chiedendo la reiezione di entrambi i ricorsi.
Il Collegio ha premesso che “….. in materia non è applicabile l’art. 23-bis, let. c), della L. n. 1034/1971...
Concorso insegnamento religione cattolica – idoneità all’insegnamento – revoca
08/02/2010
Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche ha respinto il ricorso presentato da X volto ad ottenere l’annullamento del provvedimento di esclusione dal concorso riservato per l'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare in quanta ha ritenuto la pretesa infondata.
Una volta superate le prove d’esame, la ricorrente veniva esclusa dal concorso, poiché ritenuta non in possesso del certificato di idoneità da parte dell'Ordinario della Diocesi.
Contestava la ricorrente la violazione della Legge n. 121/1985, del D.P.R. n. 751/1985, della Legge n. 186/2003, del bando di concorso nonché eccesso di potere per carenza di motivazione, travisamento dei fatti e dei presupposti, carenze istruttorie e contraddittorietà, in relazione al fatto che la stessa per vari anni scolastici precedenti aveva sempre ottenuto l’idoneità, da parte del Responsabile Diocesano, per incarichi a tempo determinato e che detta idoneità non era mai stata...
Tutela degli ambienti naturali (aree floristiche regionali) –– imposizione di vincolo - azione di risarcimento dei danni avanti l’A.G.O., – mancata proposizione di domanda specifica anche avanti il TAR – conseguenze.
25/01/2010
Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche ha respinto in quanto ritenuto improcedibile il ricorso presentato dalla Società X, volto ad ottenere l’annullamento della deliberazione della Giunta della Regione Marche con la quale si approvava la ridelimitazione dell’area floristica che interessava alcuni terreni di proprietà della società X giusta art. 7 della L.R. 30.12.1974, n. 52 [“Provvedimenti per la tutela degli ambienti naturali”].
Il Collegio preliminarmente dava atto che “…..la sopravvenienza della deliberazione di G.R. n. 1467/1998 affrancando integralmente dal vincolo floristico i terreni di proprietà della società ricorrente, ha fatto venir meno l’interesse di questa a coltivare l’attuale gravame, diretto all’annullamento degli atti impugnati”.
La valenza ex nunc dei provvedimenti non elide però secondo il Tribunale l’interesse ad una pronuncia sulla legittimità degli atti impugnati, anche al fine di determinare un eventuale pregiudizio risentito...
Ordinanza – ingiunzione – condanna alle spese
20/01/2010
…” I ricorrenti lamentavano la violazione del termine di trenta giorni per la definzione del procedimento amministrativo previsto dalla L. n. 241 del 1990, art. 2; la mancanza di prova dei fatti in relazione al divieto di utilizzare fonti luminose per la ricerca della fauna e di sparare a meno di mt. 150 dalle strade carrozzabili; infine, la mancanza di motivazione delle ordinanze – ingiunzioni.
Il Tribunale con Sentenza n. 155/05 ha rigettato il ricorso e condannato i ricorrenti alle spese di lite.
Per la cassazione della decisione ricorrono gli opponenti esponendo tre motivi:
1) Insufficiente e/o contraddittoria motivazione circa la valutazione dei fatti di causa;
2) Violazione o falsa applicazione della L. n. 689 del 1981, art. 23 e art. 116 c.p.c.;
3) Violazione e falsa applicazione della L. n. 689 del 1981, art. 23 circa la condanna alle spese di lite.
Resiste con controricorso la Provincia.
I primi due motivi sono infondati, attenendo i medesimi nelle rispettive articolazioni...
Riassunzione del processo (rito societario)
14/01/2010
“Va premesso, per migliore comprensione della questione in esame, che parte attrice ha tempestivamente depositato istanza di prosecuzione del giudizio dichiarato interrotto a seguito del decesso di una parte, ed infatti, atteso che l’ordinanza del Giudice Istruttore (che ha dichiarato l’interruzione) è stata pronunciata all’udienza del 9 luglio 2009, il ricorso per prosecuzione è stato depositato in data 14 ottobre 2009 e, quindi, nel termine di sei mesi dall’interruzione, come allora stabilito dall’art. 305 cod. proc. Civ. (la riduzione di detto termine a tre mesi non trova applicazione nel caso di specie, trattandosi di causa iscritta a ruolo antecedentemente al 4 luglio 2009).
Da tale tempestiva attività processuale svolta da parte attrice consegue la preclusione di ogni decadenza connessa all’interruzione del giudizio, compresa l’estinzione dello stesso.
Passando ora all’esame delle eccezioni di rito sollevate da parte convenuta ne rileva il Tribunale, in primo...
SELVAGGINA – DANNI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE – RESPONSABILITA’
08/01/2010
La REGIONE MARCHE proponeva ricorso avverso sentenza del TRIBUNALE di PESARO, nella parte in cui la riteneva responsabile dei danni subiti dalla autovettura del sig. X a seguito dell'impatto con un capriolo, che aveva improvvisamente attraversato la strada statale, riformando la sentenza n. 59/2002 GdP Novafeltria che invece riteneva responsabile del danno la Provincia.
Per il Tribunale la L.R. Marche 5 gennaio 1995, n. 7, affida alle Province solo il controllo della fauna selvatica in soprannumero (art. 25) ed impone alle stesse l'obbligo di provvedere, anche tramite la stipulazione di polizze assicurative, al risarcimento dei danni arrecati dagli animali selvatici alle coltivazioni agricole e limitatamente a zone specificamente individuate, senza prendere in considerazione altri tipi di danni ed in particolare quelli alla circolazione di veicoli;
che la Legge Statale 11 febbraio 1992, n. 157, affida alle Regioni i poteri di gestione, controllo e tutela della fauna selvatica, appartenente...