Tutte le sentenze

La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse. In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.

TRIBUNALE DI URBINO – RECLAMO – Pres. Sassi – Rel. Savino

ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO VALUTAZIONE FUMUS E PERICULUM IN MORA

08/10/2010 Il Collegio ha ritenuto di respingere il reclamo secondo la seguente ricostruzione: …” la norma di cui all’art. 696 c.p.c. delinea un provvedimento cautelare volto a tutelare il c.d. diritto alla prova, delineando, dunque, un’utilità sostanziale che trascende la fondatezza della susseguente azione di merito; che, infatti, i provvedimenti di istruzione preventiva, a differenza delle altre misure cautelari tipiche o atipiche, non anticipano in alcun modo la decisione sul merito della controversia, né taluno dei suoi effetti sostanziali; che, pertanto, la valutazione del fumus boni iuris non deve essere incentrata sulla probabilità della fondatezza del diritto sostanziale, aspetto che deve rimanere all’esterno del perimetro motivazionale, ma deve riguardare l’astratta ammissibilità e rilevanza del mezzo di prova che si intende assumere in via preventiva, in relazione al futuro ed eventuale giudizio di merito; che, dunque, traslando quanto osservato al caso di specie,...

AR per le Marche– Ord. 624 R.Ord. – Pres. Passanisi – Est. Ruiu

CACCIA – CALENDARIO VENATORIO 2010/2011 REGIONE MARCHE

07/10/2010 L’associazione ambientalista adiva l’Intestato Tribunale al fine dell’annullamento, previa incidentale sospensiva, del citato calendario venatorio ritenendo che la Regione nella formulazione avesse violato la normativa comunitaria sulla cacciabilità ai sensi della L. 4 giugno 2010 n. 96 ( Legge Comunitaria 2009) di alcune specie, ed aveva altresì disatteso, senza adeguata motivazione, il parere dell'ISPRA, relativamente all'anticipazione dei prelievi, ai periodi di caccia di alcune specie cacciabili, ai limiti dei carnieri, alle giornate di caccia aggiuntive ad ottobre e novembre, alla caccia di selezione agli Ungulati, alla caccia alla Beccaccia oltre il 31 dicembre, anche in violazione alla Direttiva 92/43/CEE ("Direttiva Habitat"),. Resisteva la Regione Marche. Intervenivano volontariamente in giudizio alcuni Ambiti Territoriali di Caccia (ATC). Il Collegio ha respinto la domanda cautelare. “….ad un sommario esame proprio della fase cautelare”…...

TRIBUNALE DI PESARO ORD. 696/ 2010 EST. CARBINI

SEQUESTRO CONSERVATIVO – DINIEGO

07/10/2010 Il Comune di X ottiene contro la società Y, in solido con i sig. A e B sentenza di condanna esecutiva al pagamento di somma. La soc. Y conferisce in Newco, costituita con il sig. A beni immobili e quote sociali di sua proprietà. Tale Newco assume la forma di società di accomandita semplice. Il Comune di X agisce in revocatoria ordinaria del conferimento, e richiede in corso di lite sequestro conservativo nei confronti della soc. Y, del sig. A e della Newco s.a.s., concesso con decreto inaudita altera parte dal G.I., che però lo revoca all’udienza fissata ex art. 669 sexies c II c.p.c.. Queste le parti salienti della motivazione: …” Ritenuto invero che difetti l’interesse a ricorrere del ricorrente nei confronti di A e della soc. Y avendo il Comune già titolo esecutivo costituito dall’ordinanza ingiunzione come confermata dalla sentenza della Corte di Appello che ha respinto l’opposizione (e come, in base alla relazione della sesta commissione della Cassazione,...

CORTE DEI CONTI SEZ. MARCHE SENT. N. 163/10 PRES. DE SANCTIS REL. SCANDURRA

REVISORI DEI CONTI – RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA

06/10/2010 Con atti di citazione distinti, riuniti in sede di udienza di discussione la Procura Regionale esercitava l’azione di responsabilità nei confronti del dipendente X, economo e dirigente del servizio di ragioneria di un Comune, nonché dei revisori dei conti dello stesso Comune, per i periodi di rispettiva durata dell’incarico (sig. F,M,Z). Si contestavano al ragioniere varie irregolarità ed ammanchi nella gestione delle riscossioni, accumulati in più anni di esercizio. Al ragioniere X la Procura richiedeva il pagamento dell’intero, ai singoli revisori la frazione dell’intero relativa ai periodi di esercizio del controllo di pertinenza di ciascuno. La Corte ha sanzionato la responsabilità di tutti i convenuti, riducendo notevolmente gli importi a carico di ciascuno con motivazioni in tema di suddivisione delle responsabilità e solidarietà passiva che si seguito di sintetizzano: …” Quanto alla determinazione...

TAR MARCHE Sent. nr. 3318/2010 Pres. Passanisi, Est. Daniele

OPERE ABUSIVE – VINCOLO STORICO, aldovO E AMBIENTALE- ORDINANZA DEMOLIZIONE – LEGGE 28.2.1985 N.47 –PAGAMENTO SANZIONE

27/09/2010 Veniva impugnato il provvedimento del Sindaco di X che confermava una precedente sanzione irrogata con ordinanza sindacale, in applicazione dell’art. 10, comma 1, della L. 28 febbraio 1985, n. 47, ingiungendo il pagamento della somma, pari al doppio dell’aumento del valore venale, conseguente alla realizzazione di opere ritenute abusive, determinato dall’U.T.E.. I ricorrenti confinanti dei sanzionati, eccepivano che nella specie dovesse essere irrogata la sanzione reale, ordinandosi la demolizione delle opere abusive, in luogo della sanzione pecuniaria disposta, ed impugnavano le ridette determinazioni della P:A.. La misura sanzionatoria pecuniaria applicata dal Comune derivava dall’accertamento di alcune difformità, consistenti nell’innalzamento della quota di imposta della copertura di un immobile rispetto all’esistente, in contrasto con le concesse autorizzazioni e con il piano particolareggiato del centro storico del Comune. Il Giudice ha ritenuto che le opere abusive...

Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ordinanza nr. 469/2010 - PASSANISI, Presidente – DANIELE, Estensore

COSTITUZIONE - D.LGS. 20 MARZO 2010, N. 53 - TERMINI

22/07/2010 A seguito di impugnazione del provvedimento di aggiudicazione definitiva, della fornitura ed installazione di pareti interne e mobili, A. S.p.a. alla ditta L. S.r.l. nonché di ogni altro atto presupposto, connesso, collegato e conseguente, la ricorrente N. S.r.l. ha eccepito, tra l’altro, la tardività della costituzione della resistente stazione appaltante nonché della controinteressata L. S.r.l.. Il Collegio sia pure in sede cautelare sul punto ha ritenuto che “….. la costituzione delle parti resistenti non può essere ritenuta inammissibile, ancorché effettuata successivamente alla scadenza del termine di cinque giorni di cui all’art. 8, lettera c), comma 2-duodecies, primo periodo, del D.Lgs. 20 marzo 2010, n. 53…..”, considerando così non perentori i termini previsti dalla novella legislativa.

© Artistiko Web Agency