LODO ARBITRALE- PRESIDENTE G. F. S.C. ED A.M. – MEMBRI

CLAUSOLA ARBITRALE – LOCAZIONI – COMPETENZA A.G.O.

29/10/2010

… “Nell’atto di nomina ad arbitro parte ricorrente formula le seguenti richieste: - Richiesta di ripetizione di indebito per importo di X o di quello diverso che risulterà da giustizia ad istruttoria espletata, per canoni di locazione corrisposti in misura maggiore, fino alla data dell’intimazione di sfratto per morosità e richiesta di ripetizione di indebito per la ulteriore somma di X corrisposta fino alla data convenuta per la consegna del locale; - Domanda di risarcimento dei danni per l’importo di X o del diverso importo che sarà ritenuto di giustizia, per aver il locatore richiesto, ottenuto ed eseguito lo sfratto per presunta morosità su attestazione, non veritiera, di persistenza della morosità “… … …” richiesta di risarcimento dei danni all’immagine per l’importo di X o di quello diverso da stabilirsi in via equitativa. “… … …” …” Parte convenuta nell’atto di nomina ad arbitro, chiede e dichiara: - “Che le domande risarcitorie, se di natura extracontabile, ex art. 808 bis c.p.c. non rientrano tra quelle oggetto di compromesso difettando di apposita e distinta pattuizione. - Che le domande presuppongono necessariamente un accertamento dell’an e del quantum debeatur relativo alla locazione de quo” … . … “domande che non possono devolversi ad arbitri ex art. 54 L. 392/1978 nulla essendo dunque la clausola e il procedimento arbitrale ex art. 1418 c.c.” … … … . - Gli arbitri, viste le conclusioni sopra riassunte hanno così deciso: - …” Pur risultando la clausola arbitrale prevista all’art. 22 del contratto 02.03.2000 intercorso fra le parti, in astratto valida, nel caso di specie è nulla per precisa previsione normativa; in fatti l’art. 806 c.p.c. esclude dalle materie, oggetto di clausola arbitrale, quelle per cui è previsto un esplicito divieto della legge che nel caso di specie ricorre in virtù dell’art. 54 L. 392/78 abrogato dall’art. 14 L. 9.12.98 n. 431 solo per le locazioni abitative. …” - …” Detta conclusione è confermata anche da S.C., Cass. Civ. sez. II 10.7.2007 n. 15470 e Cass. Civ. sez. I, 19.02.2000 n. 1914 che ritiene trattasi di questioni sulla determinazione del canone anche per “quelle concernenti l’integrazione e l’aumento, ovvero l’aggiornamento (art. 24 e 32 della predetta legge) e l’adeguamento (art. 25) del detto canone”, anche nel caso in esame trattasi di richiesta di restituzione di quanto pagato in più relativamente agli indebiti aggiornamenti. Circa la richiesta di risarcimenti danni da parte dell’affittuario, trattasi di un danno sofferto di natura extra contrattuale ex art. 2403 c.c. per cui la richiesta di risarcimenti dei danni ex art. 96 c.p.c. andrebbe proposta avanti al Giudice che decide della controversia in cui il danno “da lite temeraria” è stato causato. (Cass. Civ. sez. II, 06 novembre 2007, n. 23088) …” Il collegio tanto prememsso: …” 1) accoglie l’eccezione preliminare di parte convenuta attribuendo la competenza a decidere sulle domande poste al Collegio da parte attrice al Magistrato Ordinario in quanto, per i motivi più sopra esposti,, i quesiti non sono risolvibili attraverso l’attivazione dell’arbitrato” … … … .

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