Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Associazione – richiesta di soci di accedere ai nomi e indirizzi degli associati – ricorso ex art. 700 cpc - accoglimento
22/02/2013
Sulla domanda cautelare proposta da V ed altri contro l’Associazione X diretta ad accedere ai registri dei soci e ad ottenere copia di verbali di riunioni del Consiglio direttivo della locale Sezione, il Giudice così ha deciso:
… “In via preliminare va respinta l’eccezione sollevata in udienza dai ricorrenti in ordine al difetto di ius postulandi in capo all’avv. M, procuratore dell’Associazione. Il documento prodotto in udienza a sostegno dell’eccezione, ossia la determinazione del Presidente nazionale, indica come termine di decorrenza del commissariamento della sezione quello del 1° febbraio 2013; la procura conferita in favore del predetto professionista dal Vice Presidente della sezione riporta, invece, la data del 31.01.2013, giorno precedente a quello del commissariamento, allorquando il Vice Presidente, quindi, era nella pienezza dei poteri conferitigli dallo Statuto.
Circa il merito, in primo luogo va respinta l’eccezione sollevata dalla Associazione secondo...
Sequestro Giudiziario - indizi gravi e concordanti - quote societarie - concedibilità - intervento in sede di reclamo - inammissibilità
11/02/2013
Sul reclamo – omissis - avverso l’ordinanza con la quale il Giudice monocratico presso questo ufficio ha rigettato la domanda cautelare di sequestro giudiziario avanzata dagli odierni reclamanti in relazione alle quote della società X oggetto dell’atto di cessione tra M e V.”. – omissis-
Ritenuta preliminarmente l’inammissibilità dell’intervento di L come sopra rappresentato, intervento che, ove ammissibile nel primo grado della fase cautelare, non lo è senz’altro in questa fase di reclamo alla quale debbono applicarsi, con i dovuti adattamenti, le regole generali del processo di impugnazione, tra le quali quelle ex art. 344 c.p.c., e non essendo stata nemmeno dedotta dall’interveniente la condizione eccezionale preveduta dalla suddetta norma.
Ritenuto che il fumus boni juris del diritto che la parte reclamante ha azionato nei confronti dei convenuti sembra – all’esito della deliberazione necessariamente sommaria degli elementi (altrettanto ovviamente) indiziari...
Erogazioni pubbliche- indebito 2033 c.c. - verifica contabile - chiusura rendicontazione - buona fede - insussistenza
05/02/2013
Il Tribunale ha ritenuto legittima la decisione della Regione di attivare la procedura di recupero di quanto indebitamente erogato (art. 2033 c.c.) a seguito di una verifica contabile successiva alla chiusura della fase di rendicontazione.
A suffragio della tesi difensiva viene richiamata la buona fede del soggetto beneficiario.
Sul punto è stato statuito “…
… Vano è invocare in senso contrario il principio di buona fede, poiché il contenuto del contratto non lascia margini per una qualche interpretazione alternativa delle chiare clausole indicate, le cui dettagliate previsioni mirano evidentemente a garantire la corretta gestione del denaro pubblico ed a favorire i controlli degli organi competenti. …
… e’ appena il caso di aggiungere che il principio di buona fede (artt. 1175, 1337, 1366, 1375 c.c.) non è invocabile da parte dell’accipiens per escludere il diritto di ripetizione del solvens, avendo rilievo in tema di indebito solo ai fini della decorrenza degli...
Omissione di atti di ufficio – elemento della richiesta di compimento dell’atto – insussistenza
22/01/2013
Ai fini dell’integrazione della fattispecie di cui all’art. 328, II comma, c.p. è necessaria una richiesta di compimento dell’atto che sia qualificabile come diffida ad adempiere e tale non può essere considerata una comunicazione che abbia i caratteri di una “circolare”.
“Al riguardo si evidenzia che non può essere considerata “diffida” o “richiesta di compimento dell’atto”, ai fini dell’art. 328, co. 2 c.p., la comunicazione della Provincia di omissis del omissis, che, come si evince dai destinatari (la nota era indirizzata genericamente a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento ex art. 7 DPR n. 203/1988) e dal contenuto (nella nota non si faceva riferimento ad uno specifico procedimento e si richiamavano i Sindaci della Provincia a rilasciare i pareri nei termini previsti).
Tale nota sembra, invero, rivestire i caratteri di una “circolare” inviata a tutti i Comuni della Provincia per indicare la nuova autorità amministrativa competente al rilascio...
Reato commesso da dipendente danno immagine p.a. – prescrizione – d.l. 1.7.2009 n. 78 e succ. modif. disciplina transitoria – sospensione termine prescrizione – infondatezza – quantificazione equitativa del danno ex art. 1226 c.c.
18/01/2013
La Procura Regionale presso la Sezione della Corte dei Conti acquisiva copia della richiesta di rinvio a giudizio per diversi reati a danno del brigadiere X che successivamente è stato condannato penalmente per i fatti contestati. La procura, riteneva la sussistenza di tutti gli elementi per la configurabilità della responsabilità amministrativa di X in relazione al danno prodotto all’immagine della P.A. in conseguenza delle condotte dolose accertate penalmente, e della diffusione sulla stampa della notizia. La procura quanto alla determinazione del danno in termini monetari, ha richiamato “i principi consolidati espressi in materia dalla giurisdizione contabile” applicando il criterio equitativo, evidenziandosi quali parametri di valutazione le seguenti circostanze: “notevole è stato lo sviamento dalle funzioni pubbliche di cui il soggetto investito, fatte oggetto di privati interessi, ricatti e minacce subdoli connessi all’esercizio...
Abilitazione – ammissione con riserva – art. 4 D.L. 115/2005 – art. 36 D.L. 207/2008 –art. 1 D.L. 134/2009 – Fattispecie – inapplicabilità
18/12/2012
… “La ricorrente chiede sia accertata la nullità e/o illegittimità degli atti emessi dal
dirigente dell'Ufficio scolastico regionale per le Marche in data ____ e dal Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale in data ____.
Con il primo provvedimento era dichiarata la nullità del titolo abilitante all’insegnamento nella scuola secondaria (classe di concorso A058), già conseguito dalla ricorrente “con riserva,”. Tale provvedimento era consequenziale al rigetto del ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato dall'istante avverso l'esclusione dal corso di abilitazione suddetto.
Il secondo provvedimento di cui si contesta la conformità a diritto annulla il contratto, con il quale era disposto il suo passaggio dal ruolo della scuola secondaria di II grado (classe di concorso A050 - tabella c) all’area professionale del personale docente per la classe di concorso A058, con decorrenza dall’A/A 2010-2011.
Contestualmente il dirigente disponeva che la ricorrente...