Tutte le sentenze

La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse. In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.

TRIBUNALE DI PESARO SENTENZA 509/2010 Pres. Perfetti Est. Baldi

IMPUGNAZIONE DELIBERA ASSEMBLEA – PATTI PARASOCIALI – VALENZA – RECESSO

04/11/2010 “Con atto di citazione notificato la società X ha convenuto in giudizi con il rito societario la società Y e la società Z, chiedendo che, dichiarata l’illegittimità del recesso della soc. Y dai patti parasociali del 05.05.20003, venga annullata o dichiarata inefficace l’assemblea straordinaria della società Z laddove è stato deciso l’aumento del capitale sociale perché avente il solo scopo di danneggiare e, sostanzialmente, escludere il socio X “… … … . Nel processo instaurato si sono costituite le società Y e Z. …” Nel corso del processo, dopo l’instaurazione di un procedimento cautelare incidentale che ha rigettato l’istanza di sospensione della delibera di aumento di capitale, come unico atto istruttori è stata disposta CTU sui presupposti economici e finanziari determinanti l’aumento del capitale sociale di Z “… … … . …” Ritiene il Collegio che la domanda attorea sia infondata e, quindi, vada rigettata” … … … . …” In...

LODO ARBITRALE- PRESIDENTE G. F. S.C. ED A.M. – MEMBRI

CLAUSOLA ARBITRALE – LOCAZIONI – COMPETENZA A.G.O.

29/10/2010 … “Nell’atto di nomina ad arbitro parte ricorrente formula le seguenti richieste: - Richiesta di ripetizione di indebito per importo di X o di quello diverso che risulterà da giustizia ad istruttoria espletata, per canoni di locazione corrisposti in misura maggiore, fino alla data dell’intimazione di sfratto per morosità e richiesta di ripetizione di indebito per la ulteriore somma di X corrisposta fino alla data convenuta per la consegna del locale; - Domanda di risarcimento dei danni per l’importo di X o del diverso importo che sarà ritenuto di giustizia, per aver il locatore richiesto, ottenuto ed eseguito lo sfratto per presunta morosità su attestazione, non veritiera, di persistenza della morosità “… … …” richiesta di risarcimento dei danni all’immagine per l’importo di X o di quello diverso da stabilirsi in via equitativa. “… … …” …” Parte convenuta nell’atto di nomina ad arbitro, chiede e dichiara: - “Che le domande risarcitorie,...

Corte di Appello di Ancona - Sez. Lavoro - n. 470/2010 - Cons. Est. Mazzagreco - Pres. Cetro

19/10/2010 La sig.ra X promuoveva appello avanti alla Corte di Appello di Ancona avverso la sent. n. 87/06 del Tribunale di Urbino in data 27.4.2006 per sentirsi accolte le seguenti conclusioni: “dichiarare tenuta l’appellata a pagare a parte ricorrente a titolo di risarcimento danni, la somma di € 200.000,00 o di quella minore o maggiore che risulterà di giustizia;…a titolo di danno esistenziale, biologico, psicologico e morale la somma che risulterà di giustizia, liquidata anche in via equitativa. Il tutto oltre interessi legali e rivalutazione fino all’effettivo pagamento. Con vittoria di spese, funzioni ed onorari del doppio grado di giudizio.” Si costituiva l’appellata società Y chiedendo il rigetto dell’appello proposto. L’appellante deduceva che il rigetto del proprio ricorso fosse stato determinato sulla base della presunta tardività della produzione documentale e delle altre richieste istruttorie argomentata dal giudice di prime cure sull’erroneo presupposto che...

Tribunale di Urbino – Sent. n. 235/2010 – Pres. Est. Pascolini

distanze – completamento di vecchia costruzione - usucapione

14/10/2010 Con atto di citazione notificato il 3.5.2004 X e Y convenivano Z avanti il Tribunale di Urbino, esponendo di esser proprietari di un immobile confinante con altro immobile di proprietà del convenuto e che quest’ultimo ivi avrebbe realizzato un nuova costruzione (parete di vetro-cemento) a distanza di 10 cm dal muro di cinta che delimita la proprietà ponendosi ad una distanza inferiore ai 3 metri dal balcone della proprietà delle ricorrente. Ciò premesso, chiedevano l’arretramento della parete a distanza regolamentare. Il convenuto si costituiva argomentando circa la preesistenza di un capanno di sua proprietà, risalente ad epoca anteriore al 1967, costruito in aderenza al muro di cinta ed a distanza inferiore ai 3 metri dal predetto balcone. Inoltre esponeva che con sentenza 22.12.1967 il pretore di Cagli ne aveva ordinato l’arretramento ma che tale sentenza non era stata mai eseguita con conseguente prescrizione dell’actio iudicatii;...

TRIBUNALE DI PESARO SENT. 456/10 EST. STORTI

Risarcimento danni - danno biologico e morale dei genitori

14/10/2010 Oggetto del giudizio è il risarcimento dei danni conseguenti il sinistro stradale avvenuto il 10.5.1997, che vedeva coinvolti l’auto condotta da Y assicurata con la Vittoria Assicurazioni, e il bimbo … X. Agivano in giudizio per rivendicare il danno del figlio e proprio i genitori di X, all’epoca del danno minorenne. Quest’ultimo, di appena due anni, veniva investito dall’auto di Y mentre attraversava, trasportato in una carrozzina, le strisce pedonali. Il giudice ha accolto la domanda. …” Le conclusioni del CTU sono pienamente condivise, in quanto risultano congruamente motivate e sono ineccepibili sotto il profilo scientifico, anche alla luce della documentazione medica prodotta dall’attrice e del quadro clinico anteriore al sinistro…” …” Il danno biologico ammonta così complessivamente ad € ______________” …” Spetta il danno morale, che, in relazione alla durata della malattia, all’entità dei reliquati e del comportamento tenuto dal bambino...

Trib. Urbino, Sent. n. 259/2010 - Giudice Unico Savino

Opposizione a decreto ingiuntivo – Difetto di giurisdizione

14/10/2010 La Società A, dopo aver ottenuto concessione edilizia dal Comune ed iniziato i lavori, veniva dichiarata fallita. La costruzione veniva così eseguita solo in parte. L’amministrazione comunale si insinuava nel passivo del fallimento ed otteneva il pagamento di € 23.021,06 per oneri di urbanizzazione e costi di costruzione dal terzo fideiussore assicurativo. Il Comune, successivamente, provvedeva a dichiarare la decadenza della predetta concessione edilizia per la parte non edificata e contestualmente avviava il procedimento amministrativo di restituzione degli oneri concessori introitati, per la porzione di opera non costituita. Le Signore x, y e z, attuali proprietarie della costruzione, assumevano di essere legittimate alla restituzione delle predette somme in forza di precedente atto di transazione, in virtù del quale le medesime avevano acquistato dalla Curatela del Fallimento della Società A l’immobile, cui afferivano i contributi concessori restituendi. Premesso ciò,...

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