Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Invito a comparire ufficio IIDD Mancato adempimento - Conseguenze
19/05/2011
…” preliminare, per la definizione di entrambi i procedimenti oggi riuniti, è la questione che attiene all’inottemperanza, da parte del contribuente, all’invito a comparire notificandogli dall’Agenzia delle Entrate, sanzionata ai sensi dell’art. 11 D. Lgs. n. 471/1997 con l’atto oggetto del ricorso respinto in primo grado (sentenza n. 78/2/09) sul rilievo di regolarità a comparire (finalizzato a fornire all’Ufficio gli indici di capacità contributiva per il periodo 2000/2005), spedito a mezzo raccomandata, non poté essere consegnato per assenza del destinatario e, quindi, venne regolarmente depositato presso l’ufficio postale, del deposito venne quindi data comunicazione al contribuente con raccomandata nel rispetto della disposizione di cui all’art. 8 co. 2 L. n. 890/1982.
Tutti tali adempimenti, evidenziati in sentenza e documentati in atti, risultano contestati dal contribuente in termini assolutamente generici, e per vero l’appello si risolve, sul punto,...
- DECRETO – Est. Storti
16/05/2011
Il Giudice del Registro,
visto il ricorso proposto, ex art. 2189 c.c., da X avverso il rifiuto opposto dal Conservatore del Registro dell’Imprese;
ritenuto che il ricorrente chiede l’iscrizione del sequestro conservativo concesso sulle azioni della società Y possedute dalla società Z
vista la memoria depositata dal Conservatore del Registro dell’Imprese;
ritenuto che sussiste in materia il principio della tassatività, per cui possono essere iscritti solo gli atti ed i fatti per cui la legge prevede e richiede espressamente l’iscrizione;
ritenuto che l’iscrizione richiesta non rientra tra quella previste dalla legge;
ritenuto che d’altra parte sono previste dalla legge (articoli 2355 e ss ed articolo 2435 c.c.) norme specifiche per l’opponibilità a terzi della circolazione delle azioni e per l’iscrizione del Registro di vincoli sulle azioni stesse per cui nessun pregiudizio può derivare al ricorrente dalla mancata iscrizione;
P.Q.M.
Rigetta il ricorso
Sanzione disciplinare – sproporzione - annullamento
09/05/2011
Con ricorso B, dipendente del Ministero X in servizio presso un ufficio pubblico chiedeva l’annullamento della sanzione disciplinare del rimprovero scritto inflittale, nonché dei successivi atti di revoca dalle funzioni di primo sostituto, dal Direttore del suo ufficio.
Si costituiva in giudizio il Ministero A contestando la domanda in quanto ritenuta infondata.
Il Tribunale ha accolto parzialmente il ricorso, annullando la sola sanzione disciplinare.
In particolare, il Giudicante rileva come la ricorrente sia incorsa in inesattezze nell’espletamento delle proprie attribuzioni, in quanto la stessa ha trasmesso un questionario non a comuni cittadini, come previsto, bensì a tutti gli uffici di servizio. “Dunque è palese che l’istante abbia inteso attivare una misurazione diversa da quella richiesta in quanto destinata a saggiare il grado di soddisfazione non dei comuni cittadini bensì delle pubbliche amministrazioni che usufruivano dei servizi dell’Amministrazione...
PRG - MODIFICA DESTINAZIONE PREGRESSA – ILLEGITTIMITA’
08/04/2011
La soc. X con ricorso e motivi aggiunti ha impugnato il nuovo PRG del Comune di A, relativamente alla scheda tecnica di un comparto, di circa ettari 10, di integrale proprietà della ricorrente, precedentemente destinato dal PRG ad attività produttiva (in atto) con UF 0,60 mq/mq, conferendo a tale area destinazione parte residenziale di espansione e parte commerciale / direzionale con UF 0,15 mq/mq e con previsione di destinazione del 40% dell’area residenziale a PEEP. Resiste l’Amministrazione Comunale. Il TAR ha accolto il ricorso. …” La ricorrente ritiene che la disciplina definitivamente approvata sia lesiva dei propri interessi, poiché pone un sostanziale obbiettivo di riconversione urbanistica dell’area rispetto ad una attività produttiva ivi insediata da oltre un secolo (anno 1883), tutt’ora in essere, con drastica riduzione della capacità edificatoria (da UF 0,60 mq/mq a UT 0,15 mq/mq), che rende sostanzialmente...
- Annullamento provvedimento di apposizione del vincolo preordinato all’espropriazione -
28/03/2011
B impugnava il provvedimento con cui gli era stato comunicato dalla Società X l’avvio del procedimento finalizzato all’apposizione del vincolo preordinato all’espropriazione e all’approvazione, con conseguente dichiarazione di pubblica utilità, di un progetto relativo all’ampliamento dell’area di servizio Y dell’autostrada Z, progetto che interessava alcuni lotti di terreno di proprietà del ricorrente.
In particolare, nel ricorso si deduceva: 1)violazione artt. 10,11 e 16 T.U. n. 327/2001 e violazione del DPR n. 383/1994; 2)violazione artt. 14 bis e 14 ter della L. n. 241/1990 e 42, comma 2, n. 6 D,lgs. N. 267/2000; 3) violazione art. 55 D.lgs n.112/1998; 4) violazione direttiva 85/337/CEE e L.R. n. 7/2004 in materia di V.I.A.
La Società X, dopo essersi costituita in giudizio richiedendo il rigetto del ricorso, in vista della celebrazione dell’udienza di trattazione, depositava in giudizio la comunicazione di avvio dei procedimenti di annullamento d’ufficio dell’atto...
RETE DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA USO PUBBLICO OMESSA AUTORIZZAZIONE EX ART. 25 D. LGS. 259/2003 – DISATTIVAZIONE –
25/03/2011
La provincia di X realizzava una rete di comunicazione elettronica ad uso pubblico, affidandone la gestione a società terza.
Il Ministero competente alla vigilanza, contestato che la Provincia di X era sprovvista della autorizzazione ex art. 25 D. Leg.vo 259/2003 intimava la disattivazione entro giorni 10.
Impugnato il provvedimento il Giudice accoglieva la istanza cautelare.
…” Rilevato e considerato, ad un sommario esame: …”
…” Che, salvi gli approfondimenti tecnici riguardo all’effettivo ruolo della Provincia nella vicenda in esame, da rinviare alla opportuna sede di merito, pare condivisibile la deduzione difensiva secondo cui l’autorizzazione generale prevista dall’art. 25 del D. Lgs. n. 259/2003 debba essere posseduta da chi fornisce direttamente reti o servizi di comunicazione elettronica e non dal soggetto pubblico meramente proprietario degli impianti, quale ente locale soggetto al divieto di cui all’art. 6 comma 1 del citato Decreto Legislativo …”...