Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Decreto ingiuntivo – opposizione – chiamata del terzo (manleva)
05/03/2014
Nel caso di specie si possono riportare alcuni estratti di particolare interesse.
…” il disconoscimento previsto dall’art. 2719 deve essere effettuato dalla parte controinteressata non solo nei confronti di un documento che venga attribuito a lei stessa, o al suo dante causa, ma anche nei confronti di documenti provenienti da terzi oppure dalla stessa controparte che li produce.
In questo senso sussiste una sensibile differenza tra questa ipotesi di disconoscimento e quella, disciplinata dagli artt. 214 e 215 c.p.c., relativa (in particolare l’art. 214) al disconoscimento di scritture asseritamente provenienti dalla stessa parte contro cui vengono prodotte (o dal suo dante causa), che è tenuta a negare formalmente di averle sottoscritte o a dichiarare di non conoscere la scrittura del proprio dante causa (Cass. Sez. V, 22.1.2004, n. 935)…
Tuttavia mentre il disconoscimento di autenticità (artt. 214 et 215 di rito) preclude l’utilizzo della scrittura, la diversa ipotesi...
Sanzione pecuniaria ex art. 38 DPR 380/2001 – Ricostruzione sottotetto – vizio procedurale – insussistenza – vizio sostanziale – quantificazione sanzione – valore venale - Incremento – sottotetto ulteriormente utilizzabile
15/01/2014
L’impresa X contestava la determinazione dirigenziale recante applicazione, ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 380/2001, della sanzione pecuniaria, alternativa alla restituzione in pristino, a seguito della sentenza di annullamento di precedente permesso di costruire relativamente al sottotetto ricostruito ampliando (in altezza) quello preesistente, che avrebbe quindi dovuto essere considerato nella superficie. … … Vengono altresì impugnati gli atti connessi del procedimento, tra cui la perizia elaborata dall’Agenzia delle Entrate per la determinazione dell’aumento del valore venale dell’immobile. … Il collegio ha respinto il ricorso ritenendo che “… … Il permesso di costruire veniva quindi annullato per un vizio sostanziale, perché il sottotetto ricostruito non era identico a quello preesistente (ma internamente più alto). Di conseguenza andava considerato nel calcolo della superficie. Trattasi, pertanto,...
Domanda Sanatoria – comunicazione motivi ostativi – provvedimenti finale – contenuto non coincidenti – principi giusto procedimento – stato dei luoghi – incertezza – difetto di istruttoria
15/01/2014
Oggetto del ricorso è l’impugnazione del diniego di sanatoria anticipata da un avviso di rigetto della domanda stessa ex art. 10 L. 241/1990, per la realizzazione di garage interrato a servizio di fabbricato residenziale.
Il collegio ha accolto il ricorso sottolineando in primo luogo che la violazione urbanistica si può limitare a “… quella contenuta nel provvedimento conclusivo, ovvero il ritenuto artificiale interramento dell’edificio modificativo del profilo originale del terreno. …”
“… Ciò in coerenza con i principi del giusto procedimento amministrativo incentrati sulla dialettica amministrazione / utente volta a risolvere, in sede procedimentale, tutte le eventuali problematiche che si oppongono al rilascio dell’utilità richiesta.
La comunicazione di cui all’art. 10-bis della Legge n. 241/1990 è finalizzata proprio al raggiungimento di tale risultato, per cui le ragioni ostative non espressamente confermate nel provvedimento conclusivo devono intendersi...
Accertamento diritto a percepire il compenso per lavoro straordinario e per pronto reperibilità – insussistenza
10/01/2014
I ricorrenti, quali medici ospedalieri di ruolo chiedevano accertamento del loro diritto a percepire il compenso per lavoro straordinario e per pronta reperibilità.
Veniva eccepito nel diniego opposto dall’Amministrazione la violazione degli artt. 81 e 82 DPR 270/1987 e dell’art. 2041 c.c..
Il ricorso è stato rigettato con le seguenti motivazioni:
la giurisprudenza amministrativa, pur con qualche oscillazione, ha da sempre affermato in subiecta materia i seguenti principi (vedasi, fra le più recenti, la sentenza della sez. III del Consiglio di Stato n. 1864/2013). …
… il lavoro straordinario non può costituire strumento di programmazione ordinaria delle attività degli uffici pubblici.
In tal senso dispongono del resto anche le pertinenti norme del DPR n. 270/1987 (vedasi l’art. 81). …
… L’effettuazione di prestazioni lavorative oltre l’orario di servizio, per poter dare diritto al relativo compenso aggiuntivo, deve essere, salvo casi eccezionali, previamente...
vincolo paesaggistico modificabilità relative – preclusione di ogni intervento – esclusione – ammissibilità previa istruttoria e motivazione – concreta lesione
10/01/2014
Con ricorso la società ricorrente chiedeva l’annullamento del decreto del Soprintendente per i beni ambientali e architettonici delle Marche – Ancona, di annullamento del permesso di costruire.
L’intervento consisteva nella costruzione sul terreno di proprietà della ricorrente di un fabbricato residenziale previa demolizione dell’edificio esistente.
Il provvedimento impugnato non aveva correttamente valutato che solo una minima parte del terreno di cui si discute, è ricompreso, ai sensi del combinato disposto degli artt. 138-146 T.U. 490/99, in area sottoposta a vincolo paesaggistico per ragioni di mero carattere generale, espresse alla lettera C) dell’art. 146 T.U. 490/99, e non interesserebbe in alcun modo l’edificio.
Il TAR ha accolto il ricorso così statuendo. “…
“… Nel caso in esame, infatti, il parere della soprintendenza di riferisce quasi esclusivamente all’immobile non vincolato e non al contesto paesaggistico, che interessa solo per una piccola...
Imposta ICI – vincoli urbanistici incidenti sulla edificazione – rilevanza sul valore del terreno
12/12/2013
“La Società X depositava ricorso per maggiore imposta ICI per l’anno ____ emesso dalla Concessionaria M del Comune di F. La ricorrente lamentava che il valore di mercato dell’area aveva subito un notevole incremento in modo del tutto immotivato. Richiedeva l’accertamento con adesione per il quale il valore stimato subiva una riduzione per diversi anni di riferimento ma al quale la società non aveva aderito. Contestava il difetto di motivazione dell’atto poiché da parte del Comune non venivano tenute in nessun conto le dichiarazioni della ricorrente. Per la ricorrente società la storia urbanistica del terreno aveva determinato una diminuzione del valore quale terreno edificabile in funzione del PRG che prevedeva zona turistico termale e strutture complementari ricettive, culturali e sportive. In epoca successiva con l’introduzione del Piano Particolareggiato veniva introdotta una nuova normativa che avrebbe consentito di realizzare...