Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
CONSORZIO URBANIZZAZIONE – CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI SOCIO – NULLITA’
17/02/2011
X conveniva in giudizio, dinanzi al Tribunale di Pesaro, il Consorzio di urbanizzazione Z di cui era socio, chiedendo dichiarare la nullità o, in subordine annullare la deliberazione del Consiglio di Amministrazione del consorzio convenuto, di esclusione di X dal consorzio medesimo per morosità sulla base dell’art. 6, 2° comma e 10 dello statuto, in quanto adottata in violazione dell’art. 6 dello statuto – che consentiva, in caso di inadempimento delle prescrizioni di cui all’atto costitutivo, degli atti assembleari e dello statuto, l’applicazione della sola sanzione pecuniaria – del patto integrativo adottato in data 13.12.1994, e degli artt. 1001, 1005 e 1009 c.c. nonché per inesistenza o per carenza della gravità dell’inadempimento e per irregolarità della convocazione del C.d.A. per assenza dell’o.d.g. e, in subordine, per difetto di competenza del C.d.A. in favore dell’assemblea; chiedeva, inoltre, ove necessario, dichiarare la nullità dell’art. 6, c. II...
CONSORZIO DI URBANIZZAZIONE – NATURA - NULLITA’ DELLA SENTENZA DI PRIMO GRADO – FATTISPECIE – DECISIONE NEL MERITO DEL GIUDICE DI APPELLOESCLUSIONE DI ASSOCIATO – NULLITA’ DELLA CLAUSOLA
17/02/2011
Con atto di citazione notificato in data ______ il Consorzio X aveva convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Pesaro, il Consorzio di urbanizzazione A in Comune di C, chiedendo dichiarare la nullità o, in subordine annullare la deliberazione adottata in data _______ dal Consiglio di Amministrazione del consorzio convenuto, di esclusione di X dal consorzio medesimo per perdurante morosità sulla base dell’art. 6, 2° comma e 10 dello statuto, in quanto adottata in violazione dell’art. 6 dello statuto – che consentiva, in caso di inadempimento delle prescrizioni di cui all’atto costitutivo, degli atti assembleari e dello statuto, l’applicazione della sola sanzione pecuniaria – del patto integrativo adottato in ________, e degli artt. 1001, 1005 e 1009 c.c. nonché per inesistenza o per carenza della gravità dell’inadempimento e per irregolarità della convocazione del C.d.A. per assenza dell’o.d.g. e, in subordine, per difetto di competenza del C.d.A. in favore dell’assemblea;...
- appalto di fornitura –
14/02/2011
La ditta X ha impugnato il provvedimento con cui l’Ente pubblico ha aggiudicato alla contro interessata Z un appalto per fornitura, contestando sotto vari profili l’operato della Commissione di gara nella assegnazione dei punteggi e nella comparazione dei prodotti offerti.
Resistono l’Amministrazione e la contrinteressata.
In corso di lite il Tribunale respingeva la richiesta di sospensiva.
Il TAR nel merito ha accolto il ricorso facendo diretto riferimento all’art. 34 c III c.p. Am.
Nel caso di specie, il collegio ritiene di dover fare applicazione dell’art. 34, comma 3, sia perché, nelle more del giudizio, l’esecuzione dell’appalto è pervenuta ad un livello tale da non rendere opportuno il subentro della ditta ricorrente, sia per un’altra ragione, di cui ha dato conto in sede di esame della domanda risarcitoria.
…” E’ opportuno a questo punto precisare che la ditta ricorrente in nessun punto del ricorso sostiene che l’offerta...
- appalto di fornitura –Illegittimità dell’aggiudicazione – riconoscimento danno –
14/02/2011
La ditta X ha impugnato il provvedimento con cui l’Ente pubblico ha aggiudicato alla contro interessata Z un appalto per fornitura, contestando sotto vari profili l’operato della Commissione di gara nella assegnazione dei punteggi e nella comparazione dei prodotti offerti.
Resistono l’Amministrazione e la contrinteressata.
In corso di lite il Tribunale respingeva la richiesta di sospensiva.
Il TAR nel merito ha accolto il ricorso facendo diretto riferimento all’art. 34 c III c.p. Am.
Nel caso di specie, il collegio ritiene di dover fare applicazione dell’art. 34, comma 3, sia perché, nelle more del giudizio, l’esecuzione dell’appalto è pervenuta ad un livello tale da non rendere opportuno il subentro della ditta ricorrente, sia per un’altra ragione, di cui ha dato conto in sede di esame della domanda risarcitoria.
…” E’ opportuno a questo punto precisare che la ditta ricorrente in nessun punto del ricorso sostiene che l’offerta...
Impugnazione lodo arbitrale
10/02/2011
Con unico lodo arbitrale rituale 27.10.2004 promosso dalle Soc. Y e X veniva dichiarato C inadempiente alle obbligazioni assunte con scrittura 29.10.2003 nei confronti della Società X e conseguentemente veniva disposto il trasferimento in favore della società X di azioni della Società Y intestate a C, subordinandolo al pagamento del corrispettivo all’epoca pattuito
veniva altresì dichiarato risolto, per inadempienza di C e V, altro contratto preliminare stipulato sempre il 29.10.2003 avente ad oggetto la cessione da parte di C e V delle quote societarie di loro proprietà della Società Z a favore della Società Y, condannandoli al risarcimento del danno, in via indivisibile tra loro, liquidato come in lodo.
Avverso tale lodo proponevano impugnazione C e V eccependone la nullità per violazione della clausola compromissoria (identica) contenuta in entrambe le scritture nonché per violazione delle norme sul processo e per inosservanza di norme di diritto, in particolare: 1)Violazione...
P.R.G. – DELIBERA PROVINCIALE DI APPROVAZIONE – CONVALIDA – LEGITTIMITA’ –
08/02/2011
…” L’appello è infondato e deve essere, pertanto, respinto.
Come di evidenzia dalla esposizione in fatto, la Provincia X ha dapprima approvato il PRG del Comune di Y a mezzo di delibera di Giunta Provinciale; successivamente tale delibera – stante l’incompetenza della Giunta – è stata convalidata dal Consiglio Provinciale.
Sul punto, questo Consiglio di Stato ritiene di dover confermare le conclusioni alle quali è pervenuta l’appellata sentenza.
Come è noto, la convalida degli atti amministrativi è positivamente prevista sia dall’art. 61 n. 249/1968, secondo il quale “alla convalida degli atti viziati da incompetenza può provvedersi anche in pendenza di gravame in sede amministrativa e giurisdizionale”, sia dall’art. 21 – nonies, comma 2,1 n. 241/1990, in base al quale è fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole”.
La giurisprudenza di questo...