Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
Sanzione disciplinare – sproporzione - annullamento
09/05/2011
Con ricorso B, dipendente del Ministero X in servizio presso un ufficio pubblico chiedeva l’annullamento della sanzione disciplinare del rimprovero scritto inflittale, nonché dei successivi atti di revoca dalle funzioni di primo sostituto, dal Direttore del suo ufficio.
Si costituiva in giudizio il Ministero A contestando la domanda in quanto ritenuta infondata.
Il Tribunale ha accolto parzialmente il ricorso, annullando la sola sanzione disciplinare.
In particolare, il Giudicante rileva come la ricorrente sia incorsa in inesattezze nell’espletamento delle proprie attribuzioni, in quanto la stessa ha trasmesso un questionario non a comuni cittadini, come previsto, bensì a tutti gli uffici di servizio. “Dunque è palese che l’istante abbia inteso attivare una misurazione diversa da quella richiesta in quanto destinata a saggiare il grado di soddisfazione non dei comuni cittadini bensì delle pubbliche amministrazioni che usufruivano dei servizi dell’Amministrazione...
PRG - MODIFICA DESTINAZIONE PREGRESSA – ILLEGITTIMITA’
08/04/2011
La soc. X con ricorso e motivi aggiunti ha impugnato il nuovo PRG del Comune di A, relativamente alla scheda tecnica di un comparto, di circa ettari 10, di integrale proprietà della ricorrente, precedentemente destinato dal PRG ad attività produttiva (in atto) con UF 0,60 mq/mq, conferendo a tale area destinazione parte residenziale di espansione e parte commerciale / direzionale con UF 0,15 mq/mq e con previsione di destinazione del 40% dell’area residenziale a PEEP. Resiste l’Amministrazione Comunale. Il TAR ha accolto il ricorso. …” La ricorrente ritiene che la disciplina definitivamente approvata sia lesiva dei propri interessi, poiché pone un sostanziale obbiettivo di riconversione urbanistica dell’area rispetto ad una attività produttiva ivi insediata da oltre un secolo (anno 1883), tutt’ora in essere, con drastica riduzione della capacità edificatoria (da UF 0,60 mq/mq a UT 0,15 mq/mq), che rende sostanzialmente...
- Annullamento provvedimento di apposizione del vincolo preordinato all’espropriazione -
28/03/2011
B impugnava il provvedimento con cui gli era stato comunicato dalla Società X l’avvio del procedimento finalizzato all’apposizione del vincolo preordinato all’espropriazione e all’approvazione, con conseguente dichiarazione di pubblica utilità, di un progetto relativo all’ampliamento dell’area di servizio Y dell’autostrada Z, progetto che interessava alcuni lotti di terreno di proprietà del ricorrente.
In particolare, nel ricorso si deduceva: 1)violazione artt. 10,11 e 16 T.U. n. 327/2001 e violazione del DPR n. 383/1994; 2)violazione artt. 14 bis e 14 ter della L. n. 241/1990 e 42, comma 2, n. 6 D,lgs. N. 267/2000; 3) violazione art. 55 D.lgs n.112/1998; 4) violazione direttiva 85/337/CEE e L.R. n. 7/2004 in materia di V.I.A.
La Società X, dopo essersi costituita in giudizio richiedendo il rigetto del ricorso, in vista della celebrazione dell’udienza di trattazione, depositava in giudizio la comunicazione di avvio dei procedimenti di annullamento d’ufficio dell’atto...
RETE DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA USO PUBBLICO OMESSA AUTORIZZAZIONE EX ART. 25 D. LGS. 259/2003 – DISATTIVAZIONE –
25/03/2011
La provincia di X realizzava una rete di comunicazione elettronica ad uso pubblico, affidandone la gestione a società terza.
Il Ministero competente alla vigilanza, contestato che la Provincia di X era sprovvista della autorizzazione ex art. 25 D. Leg.vo 259/2003 intimava la disattivazione entro giorni 10.
Impugnato il provvedimento il Giudice accoglieva la istanza cautelare.
…” Rilevato e considerato, ad un sommario esame: …”
…” Che, salvi gli approfondimenti tecnici riguardo all’effettivo ruolo della Provincia nella vicenda in esame, da rinviare alla opportuna sede di merito, pare condivisibile la deduzione difensiva secondo cui l’autorizzazione generale prevista dall’art. 25 del D. Lgs. n. 259/2003 debba essere posseduta da chi fornisce direttamente reti o servizi di comunicazione elettronica e non dal soggetto pubblico meramente proprietario degli impianti, quale ente locale soggetto al divieto di cui all’art. 6 comma 1 del citato Decreto Legislativo …”...
PROCEDIMENTO CAUTELARE – DICHIARAZIONE DI EMERSIONE DAL LAVORO – ORDINANZA CAUTELARE
25/03/2011
S. datore di lavoro e M, cittadina straniera alle dipendenze del primo, ricorrevano avanti il TAR avverso il provvedimento di diniego della dichiarazione di emersione dal lavoro irregolare, motivata con la non continuativa presenza in Italia, nel periodo rilevante, della dipendente.
Il TAR con un primo provvedimento cautelare, invitava l’ufficio a riesaminare la domanda, alla luce delle argomentazioni in ricorso e della allegata documentazione.
L’ufficio confermava il diniego, con diversa motivazione, atto pure impugnato con motivi aggiunti.
In via cautelare il Giudice ha così deciso:
… “ l’Amministrazione concluderà provvisoriamente il procedimento di emersione, fino alla decisione di merito, fermo restando la sussistenza di tutti gli ulteriori presupposti …” .
RICORSO D’URGENZA – LICENZIAMENTO - INSUSSISTENZA DEL DIRITTO A RIASSUNZIONE
07/03/2011
Con ricorso il sig. F. dipendente della s.r.l. Y (società interamente partecipata dalla Provincia di Z), ha chiesto tutela urgente contro il licenziamento allo stesso intimato, motivato in base alla decisione della Provincia di “reinternalizzare le attività relative al suo contratto”.
In punto di fumus boni iuris il ricorrente ha dedotto che, essendo egli stato assunto dalla convenuta sulla base di una procedura selettiva pubblica, conforme ai principi di cui all’art. 35 del D. Lgs. 165/2001, in caso di successiva reinternalizzazione del servizio in precedenza trasferito egli aveva diritto ad essere inserito nell’organico dell’ente Provincia.
Tale conclusione era obbligata, secondo il ricorrente, in forza della direttiva comunitaria n. 77/187 e della successiva giurisprudenza comunitaria.
Ha eccepito inoltre che la cessazione dell’attività della soc. Y era prevista per il 31.12.2011 e che quantomeno fino a tale data aveva diritto a continuare a lavorare per essa.
Il...